Fabregas: "Se vengo da voi
la prima scelta è il Milan"
Intervista allo spagnolo, capitano dell'Arsenal: "I rossoneri sono quelli che giocano il miglior calcio. Inter, Juve e Roma sono forti ma dipendono troppo dalle loro stelle"
Fabregas e Van Persie in festa dopo la vittoria dell'Arsenal sul Chelsea. Afp
LONDRA, 4 dicembre 2008 - E’ stato il diretto responsabile dell’eliminazione dell’Italia ai quarti di finale dell’Europeo: suo il rigore decisivo con cui la Spagna si è guadagnata le semifinali. Francesc "Cesc" Fabregas Soler ha solo 21 anni, ma è già leader dell’Arsenal e campione d’Europa con la Spagna. "All’Europeo vi abbiamo incontrati troppo presto. Avrei preferito affrontare la Nazionale italiana in finale. In ogni caso, credo che i tifosi italiani possano accontentarsi: voi avete vinto la Coppa del Mondo, noi "solo" quella Europea. Volete far cambio?".
Campione d’Europa a 21 anni: sembra un inizio davvero promettente per lei. Quali sono gli obiettivi personali per il prossimo futuro?
"Il mio obiettivo è sempre lo stesso, da sempre: crescere come calciatore, come sportivo, come uomo. Da un punto di vista più tecnico, i miei obiettivi riguardano l'Arsenal, con cui spero di riuscire a vincere di nuovo la Premier e la Champions, entrambi obiettivi alla nostra portata. Per la nazionale, nell’immediato, l'obiettivo è la qualificazione al Mondiale 2010".
Con chi si sente maggiormente in debito per i suoi risultati?
"Con i miei genitori. Mi hanno sostenuto sempre e nel modo giusto, senza mai mettermi pressione. E continuano ancora oggi, mi sono molto vicini".
Come sportivo ha qualche modello di riferimento? A quale giocatore si ispira?
"A un mio connazionale, il grandissimo Josep Guardiola, che allena il Barcellona. È stato un centrocampista come me, ed ha uno stile di gioco a cui mi piace ispirarmi. Secondo me è uno dei più forti centrocampisti di tutti i tempi, forse il più forte, almeno nel calcio moderno...".
E qual è invece, il calciatore più forte con cui (o contro cui) ha mai giocato?
"È un altro centrocampista: Patrick Vieira. Io ho giocato con lui nell’Arsenal, quando ancora non ero nessuno. È fortissimo e velocissimo ed è impossibile da marcare. È il genere di giocatore che speri di non incontrare mai. Ma forse quest’anno capiterà, in Champions".
Segue il calcio italiano? Qual è la squadra che preferisce vedere o in cui le piacerebbe giocare se dovesse venire in Italia?
"Il Milan, senza dubbio. Secondo me è la squadra italiana che gioca il miglior calcio di squadra. Voglio dire, nella serie A ci sono tantissime squadre forti: Inter, Juventus, Roma, ma quasi tutte dipendono troppo dalle proprie stelle. Se vengono meno queste, si trovano nei guai. Il Milan invece conta sull’organico, sull’intera squadra. Secondo me è una mentalità vincente ed una filosofia che condivido, anche per il mio modo di giocare".
Gio Lug 02, 2009 12:28 am Da 
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